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EVENTO CORONAVIRUS - STRUMENTI PER LE IMPRESE PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA

Gentile imprenditrice/imprenditore,

in seguito all’ordinanza del Presidente della Regione Emilia-Romagna di domenica 23 febbraio, siamo, con la presente, a fornirle alcune informazioni riguardanti gli strumenti a disposizione delle aziende, per affrontare eventuali periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, in attesa di eventuali ulteriori provvedimenti che il Governo potrebbe adottare nei prossimi giorni.

1) AZIENDE INDUSTRIALI

È possibile per le aziende industriali chiedere la CIG Ordinaria per le seguenti motivazioni:

  • CALO DI COMMESSE;
  • MANCANZA DI MATERIE PRIME/COMPONENTI;
  • INACCESSIBILITÀ/IMPRATICABILITÀ DEI LOCALI O ORDINANZA DI SOSPENSIONE: potrebbe esserci questa situazione nei casi in cui la ditta abbia sede nelle attuali zone interessate alle misure urgenti di contenimento (comuni prov. Lodi, Codogno, ecc.).

2) AZIENDE COMMERCIALI CON OLTRE 5 DIPENDENTI

Per tali imprese è possibile chiedere l’ammortizzatore FIS all’Inps con le seguenti motivazioni:

  • assegno ordinario (riduzione dell’orario di lavoro o sospensione dell’attività lavorativa per situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all’impresa o ai dipendenti, situazioni temporanee di mercato): potrebbe ricorrere questa situazione per i bar o esercizi pubblici che hanno avuto un grosso calo nell’afflusso della clientela.

3) AZIENDE ARTIGIANALI 

Per le aziende artigianali è possibile chiedere l’intervento dell’ammortizzatore FSBA per le seguenti casistiche:

  • Situazione aziendale dovuta ad eventi transitori non imputabile all’impresa o ai dipendenti (es.: non arrivano più materiali dalla Cina);
  • Situazioni temporanee di mercato (es.: il fornitore della ditta non riesce più a spedire il materiale perché in zone con quarantena… comuni Lodi, Codogno, Piacenza ecc.)

Si ricorda che occorre un accordo sindacale preventivo

Riepiloghiamo infine le seguenti indicazioni circa il comportamento da adottare nei confronti delle richieste dei dipendenti:

  1. Il lavoratore pare poter legittimamente opporre un rifiuto ad andare in trasferta o essere distaccato nell’area cosiddetta “a rischio contagio” (comuni prov. Lodi, Piacenza ecc. - zona rossa);
  2. Se il lavoratore venisse posto in quarantena, sarà giustificato per l’assenza dal certificato medico, ma qualora il medico non riscontri alcun sintomo influenzale e quindi fossimo di fronte a quarantena preventiva, o quarantena autoimposta, non potrà essere posto in malattia con conseguente assenza non retribuita. In questi casi potrà essere opportuno da parte dell’impresa concedergli ferie o permessi oppure, laddove possibile, organizzare l’attività in telelavoro/smartworking.
  3. Se il lavoratore decidesse volontariamente di non andare al lavoro, in assenza di provvedimenti da parte di Pubbliche Autorità, non maturerebbe alcun diritto alla retribuzione e l’assenza è da ritenersi ingiustificata, con conseguenti provvedimenti disciplinari.

Si resta a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.



Distinti saluti.                        

Marco Roncoroni, responsabile Servizio Paghe CNA Forlì-Cesena